sabato 21 giugno 2014

Punta Venezia mt 3095 Cresta Nord-Ovest dal Colle del Coulour Bianco

Punto di appoggio Rifugio Giacoletti
Relazione
La relazione cui si rimanda è l'unica reperibile in rete.

Partenza da Pian del Re mt 2020
Salita
L'attacco della cresta noi l'abbiamo raggiunto salendo il couloir Bianco.

Couloir Bianco: visibili le due possibili uscite. noi siamo usciti nel canalino di sinistra, sulla  spalla rocciosa a destra - passi di 3°
 Il percorso in cresta è evidente, ed è segnalato da una serie di spit gialli.

Partenza della cresta: nella foto la cornicedi 'uscita dal canale. Noi siamo passati sulle rocce a destra. Sosta in cima.

ATTENZIONE: La spittatura della cresta è predisposta per la salita in conserva, quindi a parte un paio di soste attrezzate per le calate - due spit con anelli, a volte uno solo - non ci sono soste lungo la via. Quindi, anche andando di coserva,  per recuperare il compagno quando finisce il materiale,  nut e friend possono tornare utili.
Sosta a chiodi fatta da noi, non indispensabile, ma utile
Per stare nelle due ore bisogna andare di  conserva e ad un buon passo
Noi l'abbiamo fatta a tiri - alcuni molto corti per evitare problemi di attriti e non sentirci - e con calma e abbiamo impiegato circa 5 ore.
Le difficoltà in arrampicata sui tratti verticali, sia a scendere che a salire, sono sull'ordine del terzo grado massimo, aggiungendo un + o un  - a piacere.
Sui tratti verticali  la spittatura è  a 2 metri, sul facile si allunga parecchio, anche dove è esposto.
Però buoni appigli sono sempre a disposizione.




Gustavo in un tratto innevato
 
Dalla cima: il bivacco.

Discesa
Dalla normale di Punta Venezia e poi per il couloir del porco

 
Lungo la corda fissa che dal colle del couloir del porco porta alla ferrata


Considerazioni
La via non è giudicabile secondo il criterio della difficoltà, anche se una buona dimestichezza con l'arrampicata con guasta.
Anche se "poco difficile" alcuni tratti esposti ci ricordano che non siamo in falesia.
Anche la quota ha la sua parte. Come tutte le vie alpinistiche di un tempo va percorsa per sentire il profumo della montagna, per fare un viaggio nella montagna. Finalmente al terzo tentativo sono riuscito a percorrere questo itinerario. Questa volta con Gustavo, al suo primo e riuscito tentativo.
Noi l'abbiamo percorsa in completa solitudine, fatto salvo l'incontro con uno stambecco proprio sulla via e che mi guardava male.
Poi con il suo metro di corna se ne è andato.
Non sottovalutare il dislivelo complessivo: ai 1075 metri - di cui 400 a 40° -  aggiungere un 100 metri di sali e scenri sulla cresta.



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